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RECENSIONI

Defensive Design per il web
Come migliorare messaggi di errore, help, form e altri punti critici di un sito
M. Linderman e J. Fired
Hops-Tecniche Nuove, 2004

Acquisto online: http://www.tecnichenuove.it

I siti dovrebbero allentare o eliminare il controllo delle maiuscole negli URL per essere il più possibile flessibili. Perché questo non va bene? È come se venissi buttato fuori da un ristorante francese perché non ho pronunciato bene il nome di un piatto.

Che cosa significa Defensive design? La scelta dell’immagine di copertina dell’edizione italiana svela già da subito la fonte di ispirazione: il concetto di defensive driving (guida sicura). Più correttamente forse si può parlare di “contingency design”, cioè di progettazione che tenga conto di ogni eventualità. E applicato al web, questo significa progettare gli elementi testuali, interattivi, grafici e i flussi dei servizi per poterprevenire gli errori, se possibile, ma anche - o forse soprattutto - per poterli gestire e superare senza creare un disservizio per gli utenti.

Se siete coinvolti, a diverso titolo, nella definizione e progettazione di un sito o servizio web, ecco un vero e proprio libro da tenere sempre nel cassetto e da sfogliare all’occorrenza.
Non è necessario leggerlo dall’inizio alla fine per timore di perdere il filo del discorso, perchè il testo non ha come obiettivo l’insegnamento di una metodologia o la dimostrazione della veridicità delle lineeguida (seppure questo venga fatto, soprattutto attraverso le illuminanti analogie con il mondo reale). Per apprezzare il libro è sufficente scorrere le 40 linee guida proposte, e lasciare che sia la necessità o la curiosità del momento a farvi concentrare su una regola o su un esempio in particolare.

Forse non troverete inediti suggerimenti e riflessioni; seppure si tratta spesso di regole dettate dal buon senso, il libro è il risultato di un buono il lavoro di identificazione e sintesi delle lineeguida, oltre che di una paziente ricerca di esempi calzanti ed ha comunque il merito di aver affrontato in maniera organica un aspetto della progettazione solitamente poco considerato.

Suddivise in otto tematiche centrali (messaggi di errore, linguaggio utilizzato, i form, gestione delle pagine o le immagini mancanti, pagine di aiuto, ostacoli alla navigazione, la ricerca e i vicoli ciechi), le lineeguida sono presentate forse troppo sinteticamente, ma sono corredate sempre almeno da due eloquenti scenari alternativi, cioè “Cosa succede se” e “Cosa succede se non”, oltre che da analogie con il mondo reale o paragoni “testa a testa” tra due siti. L’analisi degli esempi, seppure datati, è molto esplicativa e questo fa sì che i suggerimenti e consigli possano essere facilmente applicati ancora oggi, anche se con soluzioni interattive più raffinate.

Sarebbe stato interessante corredare il libro da un sito con esempi sempre aggiornati, ma in ogni modo l’impaginazione del libro rende ben visibili le schermate di esempio